Exhibit
29.10.2019 - 21.12.2019
opening: 26.10.2019
29.10.2019 - 21.12.2019
Vernissage di avvicinamento alla settimana dell’Arte che sta arrivando!
Openinig CAITLIN CHERRY (USA) 26 OTTOBRE dalle 18.00 alle 21.00 RSVP: mail@lemoka.it solo 50 posti per la Preview
sarà presente l’Artista
A Torino, dal 26 ottobre al 21 dicembre 2019, Luce Gallery presenta la prima personale di Caitlin
Cherry in Europa: “Noisyboy”.
La mostra riunisce dipinti figurativi inediti che appartengono all’ultima serie dell’artista afroamericana,
la cui ricerca caratterizzata da una particolare pratica pittorica si ispira alla storia e all’attualità.
Le opere ad olio riflettono sul desiderio sovrapposto diffuso negli Stati Uniti per il corpo di donne nere
e la loro successiva brama di veicoli di lusso. Questa combinazione estetica ha avuto origine nelle pinup
della Seconda Guerra Mondiale, quando ragazze sessualizzate venivano utilizzate nella propaganda
con lo scopo di ricordare ai soldati le loro amate e il progresso dell’ingegneria per cui combattere
tornando vincitori.
L’intenzione di rappresentare il desiderio maschile è sovvertita attraverso l’impiego di una palette
sovrasatura e un contemporaneo èthos tecnologico per la disgregazione di immagini. Caitlin Cherry
raffigura un mondo privo di uomini e suggerisce che fin dall’inizio le seduttrici volevano per sé il potere
di queste macchine, così da procurarsi una via di fuga fuori dalla cornice pittorica verso la liberazione.
Il suo immaginario è pieno di figure femminili nere, che indossano pantaloni di pelle come i costosi
interni delle loro automobili.
Il titolo della serie e della mostra deriva dal film di fantascienza sportivo “Real Steel” (2011) di Shawn
Levy, in cui robot meccanici di un prossimo futuro, come Noisy Boy, combattono sui ring al posto dei
pugili e vengono controllati a distanza da operatori umani. Influenzata da questa storia di velocità,
prestazioni, avidità e temerarietà di quando il trio di robot protagonista converge, l’artista mantiene
una propensione per il futurismo distopico. I lavori sfidano una cultura in cui la buona ingegneria è una
sensibilità maschile e, al contrario, gli incidenti sia nella pittura che nell’interfaccia dell’immagine sono
interventi graditi.
Con un singolare uso del colore continua ad esplorare i fenomeni cromatici negli schermi a cristalli
liquidi malfunzionanti, mentre l’osservatore lascia la sua matrice di distorsione per una nuova
comprensione della rappresentazione.
Di grandi dimensioni, i ritratti esposti riproducono anche video pubblicati su Instagram di giovani
rapper molto attive e seguite sui social media, come Tokyo Jetz e Stefflon Don. I fermimmagine
vengono alterati digitalmente al computer in diverse fasi prima di ottenere il risultato finale, che
determina la composizione pittorica. Il loro trasferimento sulla tela esalta l’identità che impersonano,
ma non è necessariamente richiesto di riconoscere il personaggio famoso.
Caitlin Cherry (1987, Chicago) vive e lavora a New York e a Richmond in Virginia.
I suoi lavori sono stati esposti in mostre personali, tra gli altri, al Brooklyn Museum (New York),
Providence College Galleries (Providence), The Anderson – Virginia Commonwealth University
(Richmond), University Museum of Contemporary Art – UMass Amherst (Amherst), e in collettive allo
Studio Museum of Harlem (New York), Utah Museum of Contemporary Art (Salt Lake City), Hallie Ford
Museum of Art (Salem), Performance Space (New York), Sullivan Galleries (Chicago).
Nel 2016 all’artista è stata assegnata la Robert Rauschenberg Foundation Fellowship Residency e nel
2015 il Leonore Annenberg Fellowship. Ha conseguito il Master of Fine Arts alla Columbia University.
Attualmente è Assistant Professor of Art alla Virginia Commonwealth University a Richmond.